Vai al contenuto

Il gruppo studenti di apicoltura biodinamica si trovava a Savorgnano al Torre per il consueto incontro di approfondimento e con un tempismo che ha dell’incredibile ha avuto modo di assistere ad uno spettacolo indimenticabile: la sciamatura.
Il primo sciame della stagione è partito e ha formato il glomere in cima ad un albero vicino all’apiario.
Abbiamo più volte provato a fischiare ma la palla di api non si è spostata di un millimetro.
Sí, avete capito bene, a fischiare! In più persone mi hanno confermato che a volte le api rispondono al fischio scendendo spontaneamente dall’albero, agevolando così le operazioni di recupero. Per dovere di cronaca va detto che abbiamo provato a fischiare tutti, in vari modi e a più riprese, ma non ci hanno minimamente badato, non era giornata!
L’intervento di recupero non è stato tra i più facili. Daniele è salito su un’altissima scala, ha liberato un po’ l’accesso e fatto cadere il glomere in una apposita scatola, poi è sceso tra il turbinio delle api e l’ha appoggiata a terra.
Un nugolo di api si è levato, erano davvero tante, poi un po’ alla volta sono entrate nella nuova arnia appositamente preparata per loro. Abbiamo potuto osservare come le api ventilavano con le ali e con il ventre alzato per far espandere nell'aria l’odore della regina in modo da richiamare le compagne che ancora se ne stavano appese al ramo. Ma lei, ormai, era entrata nella nuova dimora e un po’ alla volta tutto il resto dello sciame si è calmato e l'ha seguita.
Dal profondo del cuore ho ringraziato per il meraviglioso dono perchè la natura ancora una volta mi ha sorpreso con la sua incredibile capacità di rigenerarsi. 
Il primo sciame della stagione ora ha un nome: si chiama Sophia!
 
Julia